martedì 29 giugno 2010

...PER UNA FESTA DEL CAVOLO


Tempo fa, in una serata autunnale, sono arrivata in ritardo alla presentazione di un libro di ricette...Sono arrivata a Eataly, Torino, appena in tempo per riuscire a farmi autografare una copia de "Il libro del cavolo" e per gustarmi la cena custodendolo in borsa, ansiosa di sfogliarlo una volta tornata a casa...
Da allora di ricette ne ho provate tante, alcune sono entrate pure nelle "abitudini culinarie" di casa nostra. Il bello è che poi questo libro parla di viaggi, di luoghi, ha foto bellissime...Insomma, NON è un semplice libro di ricette e manco a farlo apposta, sembra che io ami tutte queste cose!
Poi, seguendo il blog di Sigrid, improvvisamante salta fuori questa cosa della "Festa del Cavolo"...E allora mi decido a partecipare, perché - davvero - la cosa mi piace parecchio; anche solo per comunicare all'autrice del libro un po' del mio entusiasmo. E siccome, si sa, ogni sapore e ogni profumo è indissolubilmente legato a un luogo...
Per questa occasione così carina ho voluto riproporre una ricetta che amo particolarmente per tanti motivi (anche perché dopo la “dritta” dello shock termico la gobbetta viene eccome!).

Dunque le madeleine. La variante, se vogliamo chiamarla così, consiste nei fiorellini di lavanda essiccati in infusione con il burro e il miele.

E qui veniamo al punto: perché la lavanda? Perché, dopo averla per molti anni cercata e trovata in Provenza, non molto tempo fa ho scoperto un tesoro che avevo a pochi km da casa e che, come capita spesso per le cose più vicine o familiari, non avevo mai saputo apprezzare.
Parlo di Sale San Giovanni, paesino incantevole dell'Alta Langa, in Piemonte, e dei suoi campi di lavanda, poetiche e commoventi macchie di viola intenso tra il verde bruno delle montagne piemontesi-liguri. I filari profumati e ronzanti di api che li popolano, confinano poi con altrettante coltivazioni di erbe officinali come il timo, il rosmarino, l'elicriso, la melissa, ecc.
Di recente sono stata alla festa delle erbe a Sale e ho fatto la spesa: miele, pane a lievitazione naturale con farina biologica, formaggio, biscotti cotti nel forno a legna, e fiori di lavanda essiccati...Quando ho scoperto poi che il villaggio possiede un forno a legna in cui un giorno a settimana, le persone da tutte le borgate, vanno a cuocere il loro pane e i loro biscotti...c'è mancato poco che mi trasferissi lì quel giorno stesso.


Quindi, le mie due ricette del Libro del Cavolo, vorrebbero essere anche un piccolo omaggio a questo luogo da fiaba: giusto per farlo conoscere un pochino e condividere con altre persone la mia passione per questo genere di posti e di cose!
"Madeleine profumate di lavanda" e "Limonata al miele e lavanda"...per una merenda sinoira tra i filari viola...

MADELEINES AL MIELE E LAVANDA
2 uova
30 g di zucchero
1 presa di sale
70 g di miele di fiori
100 g di burro
1 cucchiaino di fiorellini di lavanda essiccati
80 g di farina 00
40 g di farina di farro integrale
1 cucchiaino di lievito per dolci

Ho sbattuto le uova con lo zucchero e la presa di sale fino a che il composto non è diventato chiaro e gonfio e intanto ho fatto sciogliere dolcemente il burro in un pentolino a fuoco bassissimo. Ho aggiunto poi al burro caldo i fiorellini di lavanda, lasciandoli in infusione. Infine ho messo il miele e fatto sciogliere bene il tutto. Poi, una volta raffreddato, l'ho versato a filo nel composto di uova e zucchero, e infine ho fatto cadere a pioggia la farina setacciata col lievito mescolando bene con un cucchiaio di legno. Ho lasciato riposare l'impasto in frigo per circa due ore e poi con un cucchiaio l'ho ditribuito nelle formine delle madeleines. Ho infornato velocemente a 230°C e dopo qualche minuto ho abbassato il termostato del forno a 180°C facendo cuocere da quel momento le medeleines circa 5 o 6 minuti.

LIMONATA CON MIELE E LAVANDA

La sera ho grattuggiato la buccia di due limoni naturali e ne ho spremuto il succo, versando poi tutto in un pentolino. Ho unito poi 2 cucchiai di miele di lavanda, un cucchiaino di fiorellini di lavanda essiccati, 50 grammi di zucchero e un bicchiere d'acqua e ho fatto cuocere per una ventina di minuti. Ho spento e dimenticato tutto per una notte.
Il mattino dopo ho filtrato lo sciroppo e poi l'ho versato in una bottiglia da 1,5 litri unendo dell'acqua. Quindi ho messo la limonata in frigo e l'ho tirata fuori solo poco prima di partire per la nostra merenda "en plein air"!

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