sabato 12 marzo 2011

PROVENZA/1

Finestra a Oppede La Vieux

Zona relax al "Mas de Raiponce"...con un amico a farci compagnia!

Meloni di Cavaillon in un mercato provenzale

Maisons de village

Atelier di ceramiche a Brantes

Ciliegie fresche: omaggio della padrona di casa di "Le Grangeon" per un dolce dopo-cena
Saponi naturali al mercato di Aix-en-Provence

Il muro lilla della stanza da letto : "Le Grangeon", un nido romantico per due

Una chambres d'hotes romantica per due: "Le Grangeon"

"Le Grangeon" - l'ingresso

Il dolce al cioccolato e marroni de "La Poterne"

Due scorci della terrazza de "La Poterne": si mangia di fronte al Mont Ventoux

La terrazza con vista Mont Ventoux

Uno scorcio d'interno: "La Poterne", cafè-libreria a Brantes

La cucina de "La Poterne", libreria e ristorante a Brantes

Il giardino del "Mas de Raiponce"

Veduta d'insieme del "Mas de Raiponce"

La deliziosa colazione "maison" del "Mas de Raiponce"

Il grazioso cafè nella piazzetta di Oppede La vieux

Lavanda in primo piano
Campo di lavanda in piena fioritura

Sault, piazzetta centrale con il suo cafè panoramico


Sarà l'improvvisa voglia di luce, di caldo e di colore; sarà che magari in questo periodo si comincia a fantasticare e a pensare che fare in un week end libero, quando finalmente esploderà la primavera...Insomma, oggi l'ispirazione è scrivere di Provenza.
E capisco che la cosa sia un po' generica, detta così...ma avremo tempo e modo di approfondire l'argomento!
Ormai sono anni che vado periodicamente in quelle zone, dopo l'innamoramento iniziale, quando si partiva con la tenda e tutto l'occorrente per il campeggio. E ce ne sono davvero tanti di campeggi, tenuti molto bene, puliti e in mezzo al verde. Poi, dopo aver provato a dormire nelle chambres d'hotes, è stato come scoprire un mondo: e da allora il nostro amore per quel tipo di accoglienza, bed & breakfast, agriturismi e chambres.
In Francia sono davvero maestri in questo genere di cose, curano tutto nel dettaglio. E svegliarsi con il profumo di brioches e di pane fatto in casa...certo non ha eguali. La primavera e l'estate vengono celebrate in tutto il loro splendore con mille feste dal sapore antico e popolare, ma che poi, immancabilmente, vengono infiocchettate a dovere, come tutto ciò che è francese.
La festa della mimosa, quella della violetta, quella della lavanda...Quest'ultima è certamente quella da me preferita. Per il colore viola dei campi ordinati e meravigliosi; per il profumo incredibile e inconfondibile che si sprigiona con insistenza nell'aria; per il fortissimo ronzio di mille piccole api che fanno il loro dovere con i migliardi di fiorellini che hanno a disposizione...E perchè no, per il gusto, quello del miele di lavanda e delle mille bontà che si possono assaggiare da quelle parti.
Ricordo che la prima volta che fui attratta dalla Provenza fu studiando Petrarca: ebbene sì, leggendo ciò che scriveva su Vaucluse, sul Mont Ventoux e sulle "chiare fresche dolci acque"...mi era venuta un'irresistibile voglia di essere là, tra "il faggio, il pino e il bel monte vicino", dove tutto mi ispiravaun senso di pace, di equilibrio e di bellezza assoluta. Una vera e propria fuga dal mondo cittadino, che per Petrarca era Avignone stessa.
Mentre per me si tratta ormai di una fuga dal quotidiano per immergersi in un mondo che pare splendido, almeno per chi lo vive come "evasione" come me, ma credo che tutto sommato viverci non sia poi così male, no?
E quindi, come primo impatto con la Provenza, per vederla in tutto il suo splendore, il mio consiglio è di andarci verso fine giugno-inizio luglio, proprioquando la fioritura dei filari viola è al suo culmine e lo spettacolo è assicurato. IL punto di partenza potrebbe essere la cittadina di Sault, un pugno di case su una piccola altura che offre un panorama di 180° sui campi di lavanda e sul Mont Ventoux. Poi, partendo da qui, la cosa migliore è girovagare con qualsiasi mezzo a vostra disposizione: bicicletta, piedi, moto o auto. Sorrazzare liberamente dove vi porta l'ispirazione e il vostro occhio. Pochi chilometri e vi imbatterete in un "village perché" che sicuramente merita due passi, un caffè e un'occhiata alle affascinanti case di pietra chiara dalle persiane colorate. Poi ci sarà almeno una galleria d'arte interessante, un piccolo brocante o una libreria polverosa ma tanto carina da sbirciare!
I villaggi finora visitati sono davvero tanti. Un paio che mi sono rimasti nel cuore, non saprei perchè: Oppede Le Vieux e Brantes...Entrambi piccolissimi centri poco abitati, dall'impianto medievale, con botteghe artigiane, rustici cafè, e fascino da vendere...

1 commento:

  1. Le foto sono magnifiche, le indicazioni preziose, i suggerimenti da accogliere: da tempo stiamo meditando di visitare codesto scorcio di Francia, e questo vostro reportage ha dato la spinta finale.Ho annotato tutto, e credo proprio che l'anno prossimo, per i primi di Luglio, in coincidenza con il mio compleanno, andremo a visitare un angolo di Paradiso. Grazie mille!

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