venerdì 1 aprile 2011

PROVENZA/2
















La Provenza è veramente uno dei luoghi più incantevoli per trascorrere giorni leggeri, luminosi e ricchi. Ci si riempie gli occhi di bellezza e di fascino.

Certo, ognuno ha il proprio modo di viaggiare, il proprio stile anche quando si sposta. E ognuno in un viaggio cerca cose differenti, spesso opposte! Io posso sicuramente "ispirare" di più coloro che vanno alla ricerca di autenticità e di semplicità, di solitudine (o quasi) e di tranquillità. Soprattutto in questi posti, il bello è il contatto con la natura, con la rusticità (anche se qui è vestita di tutto punto e il concetto di rustico è comunque qualcosa di estremamente chic!)...Ma secondo me è tutto francese questo modo di intendere la vita campestre. Qui le case sono estremamente affascinanti, partendo dal loro aspetto esterno per non parlare degli interni. Sono i classici "mas de Provence", casoni di pietra chiara con infissi di legno dai toni pastello. Tetti di tegole arancio, giardini tanto naturali quanto bellissimi. Mobilio brocante - vecchiotto - che privilegia il ferro battuto, le grosse credenze lignee, i lini immacolati e ricamati, i muri dai colori caldi e morbidi. Insomma, è un inno alla dolcezza.

Dicevo sul "modo" di viaggiare: la Provenza è meglio vederla in certi periodi dell'anno, quando non è presa d'assalto dal turismo. E poi senz'altro, alcuni luoghi sono meglio di altri per chi cerca la pace.

Noi, alcuni anni fa, arrivammo in un fine giugno nei pressi di Sault. Venivamo dritti dal Nord della Francia, dopo un lungo viaggio e cercavamo il sole e il caldo dopo giorni di clima atlantico pazzerello e dispettoso. Cercando un posto per la notte ci imbattemmo in questo meraviglioso complesso, segnalatoci da una delle nostre guide, forse La Routarde..."Le Prieuré Templier", questo era il nome. L'edificio era un antico priorato fondato dai cavalieri templari nel XII secolo d.C. Il complesso era adaicente ad una meravilgiosa piccola chiesa Romanica.

Tutto in questo luogo è stato magico. A partire dal proprietario, Francois, un uomo molto affascinante, di poche parole ma estremamente comunicativo e gentile. Un musicista che per anni seguì la propria carriera e la propria orchestra, in Normandia. Un pianista straordinario; la sua musica è stata il sottofondo delle ore che abbiamo trascorso qui. Infatto spesso Francois si sedeva al piano e, incredibilmente, ogni stanza ha un sistema acustico che permette di godere della musica che arriva alle orecchie felpata e delicata.

La casa è mervigliosa, arredata con uno stile monacale (tavoli massicci in legno) ma nello stesso tempo ricco di suggestioni provenienti da tutto il mondo: in particolare quello buddista. Strumenti, sculture, opere d'arte, mazzi di fiori e tappeti colorati. E poi poltrone e sedie in legno particolari, illuminazioni d'atmosfera e una cucina piena di profumi e spezie. Sì perchè Francois è un cuoco straordinario e potete prenotare la cena che lui stesso vi preparerà con cura ( io la consiglio, naturalmente!). La stanza da letto è semplice ma ricercata, tutto è particolare e autentico: dalle stoffe ai saponi di Aleppo che troverete in bagno.

E poi, la colazione servita sulla terrazza nell'interno cortile, direttamente su una piccola piscina ricavata in questo spazio intimo e protetto. Unico! Il petit dejeuner è ovviamnente preparato dalle mani di Francois: marmellate e pane home made, brioches, te da ogni parte del mondo, latte e caffè, succhi di frutta fatti in casa anch'essi.

Cosa dire di più. Questo posto ha un'anima forte, è per chi ama mantenere la propria intimità ma desidera essere "coccolato"; per chi ama la musica (in questa casa si sente suonare il piano, il benjio, e strumenti vari, ma sempre con discrezione) e la buona cucina, genuina ma con un tocco in più. Ed è ammantato di magia e di atmosfera come pochi altri luoghi.

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